martedì 8 maggio 2012

T.F.A. Tirocinio formativo attivo.


Studiare è un diritto. Almeno così dovrebbe essere. Oggi studiare è diventato un lusso. Un lusso per coloro che possono permettersi di spendere 2.500 euro e impiegare il loro tempo per studiare in un corso abilitante alla professione di insegnanti. Diventare insegnanti  attualmente non fa altro che rispecchiare la precarietà del mondo in cui viviamo.
In questi giorni sono usciti i bandi per i TFA, ossia i corsi indetti dal Ministero dell'Istruzione, della durata di un anno, da seguire presso le Università italiane, attraverso i quali è possibile conseguire la fantomatica abilitazione per poi lavorare (?) nel mondo della scuola. Ma tanti sono i dubbi in merito, sia sul sistema pensato che esclude ogni forma di concorso, sia sul reclutamento e sui requisiti da avere per l'accesso a questi corsi.
Quello che è davvero preoccupante è proprio il sottrarre alle persone la possibilità di sognare e progettare a lungo termine. Un tempo  non molto lontano i nostri genitori, ci raccontano, di aver fatto sacrifici per comprare una casa, per far studiare noi figli, per comprare il televisore, l'automobile, per avviare un'attività commerciale. Hanno fatto sacrifici e rinunce in vista dell'ottenimento di un bene materiale e di un benessere familiare. Oggi ci si chiede sacrifici e rinunce fini a se stesse. La precarietà dei posti di lavoro, la crisi economica e la mancanza di modelli politici solidi ha levato non solo "il pane dai denti" ma anche il pensiero in prospettiva...e così ci si trova adulti in un ruolo di "adolescenti imposti", in cui è tutto sempre in divenire, e tutto "dipende da..." e creare una famiglia con presupposti instabili è considerato quasi da incoscienti...aspettiamo sempre Godot...chissà se arriverà mai!

1 commento:

  1. Hai reso molto bene quello che sta accadendo e che vivono davvero molte persone. Chi ha tenuto in mano le redini della guida ( a vari livelli, politico, finanziari e così via) ha spesso ritenuto il benessere dell’oggi molto più importante di quello del domani. Semplicemente ha ritenuto ininfluente, o almeno molto meno importante, il destino di chi sarebbe venuto dopo. E la poca considerazione verso la scuola e gli insegnanti (non appartengo a questa categoria) è l'esempio più concreto dell'abbandono rispetto alle generazioni future!

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