sabato 9 gennaio 2016

Il film de: Il piccolo principe...un tatuaggio all'hennè

La prima cosa che mi è venuta in mente nel vedere il film, laddove il mascara sciolto, per giunta waterproof, me lo permettesse, è stato il tema del distacco. Il distacco dall'immagine retorica del bambino che è in noi, il distacco nel vedere un amico passare a miglior vita, che sia passato su di una stella o su di un altro qualsivoglia pianeta non importa, la "scorza" non la si potrà più vedere, non la si potrà più toccare, ma in compenso la si potrà immaginare ridere lì dove la nostra fantasia ne avrà collocato il contenuto. Il distacco tra un mondo programmato a misura di adulto in cui l'essere bambino è la stranezza da sanare....
Il cartone è bello, immagini coinvolgenti, una storia che ti prende...ma non è quella del Piccolo Principe di Saint-Exupery... Una storia di un'amicizia su cui incombe lo spettro della morte dell'aviatore anziano che in qualche modo è alla ricerca di un testimone a cui tramandare la staffetta delle proprie esperienze...un uomo solo, un pò bizzarro, simpatico certamente...; una bambina la cui vita è appesa ad una lavagna magnetica in cui maniacalmente la madre ha programmato ogni istante della sua giovane vita, scandendone i tempi con un rigore che in un ospedale psichiatrico avrebbe trovato la sua migliore collocazione...ed un piccolo principe...che più che essere il protagonista sembra essere un folletto che salta da un episodio narrativo all'altro come una cavalletta che illumina i luoghi che tocca al solo suo passaggio che però non lascia alcuna scia...
L'effetto sorpresa è stato vedere il piccolo principe cresciuto, effetto a dir poco scioccante...al pari di quando morì Lady Oscar...la chicca, la ciliegina sulla torta che ha definitivamente tagliato quella sottile speranza che la magia del libro originale potesse essere resa ancora più viva dalla suggestione del cinematografo.
Il Piccolo Principe di Saint-Exupery, per quanto  profondo, intenso, incisivo e illuminante le uniche
 lacrime che mi ha suscitato sono state di una commozione profonda ricca di slancio, vita e  speranza in cui il piccolo principe non è solo un bambino che nella sua innocenza rende nuove e meravigliose tutte le cose, ma è un anello di congiunzione tra l'essenza di ciascuno e la superficie con cui essa deve fare i conti....è un vaso ricco di speranza, di sentimenti che si rinnovano in continuazione nell'incontro con l'altro che si vive come scambio, come occasione di crescita, come occasione per costruire rapporti, tessere legami...gli stessi legami che l'aviatore folle del film sembrerebbe non essere stato in grado di stabilire se non alla fine della sua esistenza terrena con la bambina protagonista...si dirà perchè il mondo è andato avanti senza di lui, perchè gli altri non lo hanno capito,...io invece penso perchè lui è andato avanti nonostante il mondo...e quindi  è rimasto fermo, immobile in quell'essenziale che non ha saputo rendere reale.
Toccante il film, ma non educativo quanto il libro.
Commovente, ma privo di quello slancio vitale che rimane dopo aver letto il libro offuscato da un alone di malinconia della perdita, del distacco.
Frasi ad effetto ma non degnamente accompagnate da una storia che abbia una continuità anche quando esci fuori dalla sala...il libro di Saint Exupery ti tatua il cuore...il film è un tatuaggio all'hennè...