lunedì 7 maggio 2012

La "mamma-immagine"


E' da un pò di tempo a questa parte, e di preciso da quando circa due anni fa ho dato "la luce" al mio fagottino, che, immergendomi totalmente nella lettura di libri sulla "mammitudine", di blog, forum, siti appositi, incontrando mamme al parchetto, ai corsi di formazione pre-parto, a quelli post-partum, che mi si è piano piano delineata un'idea i cui contorni contengono quanto segue. Credo che ci sia un senso comune di definire le caratteristiche che ha e che dovrebbe avere una mamma...non parlo dei classici consigli da forum del tipo" non dimenticare la donna che è in te" oppure" dopo aver allattato, stirato, lavato e pulito la poppò del tuo cucciolo, cerca di renderti sexy per il tuo uomo, e se hai dimenticato la ceretta usa lo scotch!"...ecco, non parlo di queste classiche indicazioni da sos mamme-disperate, bensì di come si definiscono le stesse mamme, in prima persona. C'è un certo tipo di mamma che io definirei la mamma-immagine che non è certo quella che cerca consulenze via internet o che assilla le amiche con telefonate chilometriche mettendo al vaglio ogni mossa agita sul proprio figlioletto, bensì quella che sa, che sa tutto, che è la più brava...quella insomma, che è dall'altra parte, la parte luccicosa, fiabesca, a tratti fantascientifica dell'essere madre!
La mamma-immagine è quella che va a letto con la camicia e la vestaglia di seta, che ha sempre il capello fatto, che riesce a intrattenere relazioni sociali che vadano oltre i soliloqui davanti allo specchio in compagnie delle sue occhiaie, che parla al telefono mentre cucina e allatta, che ha le unghie sempre lunghe e con smalto all'ultimo grido, che conosce a memoria tutte le marche degli accessori per bimbi, che segue corsi di acquaticità con il proprio bambino che intanto nella cuffia ascolta la "Lesson number one" de :l'inglese per i bimbi delle mamme-immagine. Ce ne sono proprio tante. Poco importa poi se la mamma- immagine dedica poco tempo al suo cucciolo, tanto ci sono i nonni, poco importa se il bambino chiama la tata filippina "mamma", poco importa se il marito alla vestaglia di seta preferisce i calzettoni di gambe maschili mai depilate, poco importa se nella pentola sta cucinando 4 salti in padella e il completo griffato che indossa da cui esce la tetta magica è stato stirato dalla suocera...l'importante è mostrare l'immagine di una mamma perfetta perchè se per caso ti fermi crolla tutto il castello di carta costruito...perchè l'impegno di essere madre è sempre più gravoso che apparire madre, perchè sono anche convinta che essere mamme non è affatto una questione di istinto ma di forza di volontà e impegno costante, non è solo questione di pancia o pancione, ma di perenne distacco dalla superficie e totale abbandono del bisogno di un'immagine precostituita.

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