lunedì 16 aprile 2012

Gli ostacoli nella comunicazione interpersonale.

Ci sarà capitato moltissime volte di sentirci dire o ripetere " Non hai capito! ". Quante volte ci sembra che il messaggio che vogliamo comunicare sia travisato e quante volte ci capita di interrompere qualcuno mentre parla! Ecco, ho cercato di individuare alcuni ostacoli che possono creare fraintendimenti, "qui pro quo" durante il processo di comunicazione. 
E' chiaro che la comunicazione alla quale faccio riferimento non è quella semplice che utilizziamo al bar tutti i giorni ordinando un caffè, ma è la comunicazione interpersonale, quando vogliamo comunicare un concetto, un'idea oppure uno stato d'animo.

Quando ci teniamo davvero a comunicare qualcosa e che il messaggio venga ben recepito, dobbiamo assicurarci che lo spazio circostante sia privo di rumori molesti  ( televisione, radio, clacson, urla, ecc..), spesso una distrazione, un rumore può incidere sul corretto recapito del messaggio e può far travisare anche solo una parola; inoltre è necessario avere ben chiaro il concetto che si vuole comunicare; utilizzare un linguaggio quanto più possibile semplice e diretto e non stancarsi mai di ripeterlo qualora l'interlocutore ne facesse richiesta.
Scegliere sempre il momento giusto; questa cosa fa parte di un atteggiamento di ascolto nei confronti dell'altro; è necessario ascoltare e sapere ascoltare anche l'altro se si vuole che ci dia attenzione. E' chiaro che se prendiamo l'altro in un momento di nervosismo o quando è stanco la sera dopo una giornata di lavoro, avremo meno possibilità di avere successo e molte più probabilità di sentirci frustrati.
 E' sempre necessario avere presente chi abbiamo di fronte, il livello culturale, la sensibilità, i limiti della persona con la quale ci relazioniamo. 
Inoltre è bene capire anche il nostro stato d'animo che influenza non poco le nostre parole. Infatti se abbiamo davanti una persona particolarmente antipatica potrebbe scapparci qualche giudizio negativo involontario che influenzerebbe non poco la bontà del messaggio. Infatti il giudizio pone l'interlocutore in una posizione di difesa che ostacolerebbe tutto l'andamento della comunicazione.
Anche ragionare per stereotipi o frasi fatte non fanno che aumentare la "sporcizia del messaggio" in quanto sono altamente spersonalizzanti e si ha l'impressione di parlare a vuoto senza che le parole possano davvero arricchirsi di significato coinvolgendo in prima persona i comunicatori. Non esagerare però nell'altro verso, ossia arricchendo troppo il discorso ripetendo "Io, io per esempio, io...." comunicando che il proprio atteggiamento o le proprie azioni sono superiori tanto da essere da esempio, infatti questo potrebbe far scaturire nell'altro atteggiamento di inferiorità che non giovano al processo comunicativo. 
Comunicare ma soprattutto saper comunicare è un pò come imparare a guidare l'automobile, all'inizio c'è bisogno della massima attenzione e concentrazione, ma una volta imparati i meccanismi, ci verranno in automatico al momento opportuno!

9 commenti:

  1. Fa sempre bene ribadire questi concetti, che spesso diamo per scontato, ma poi non mettiamo in pratica...E tante comunicazioni naufragano senza motivo. Se solo dedicassimo tempo a ciò che conta davvero e ne avessimo cura...
    Andiamo sempre di fretta, facciamo molte cose, ne diciamo altrettante, ma tante volte neppure riusciamo a sfiorare l'essenziale.
    Ciao e grazie di questi consigli!

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    1. come dici bene nel tuo blog, il tempo è fondamentale....!!!

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  2. ciao Pot
    quanto è vero quello che ho letto.....aspettare sempre il momento giusto, contare sempre fino a dieci e usare parole e tono umili...questo è il mio metodo......io però ascolto....ma gli altri non fanno lo stesso con me! :((( eppure io dico sempre (con umiltà)..... quando scorgo incomprensioni:"non mi sono spiegata" ^____^
    sbaciuzz

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    1. in quel caso parla con i gesti....funziona sempre! ih ih ih !!! un bacio amica mia!

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  3. Io spesso vengo fraintesa ma è colpa mia. Perchè metto in condizione le persone di non capire se sto scherzando o se sono seria. La mia espressione è la medesima.

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  4. ahahaha...capita anche a me! ma di solito io scherzo sempre e invece mi prendono sul serio! ;-p baciotti!

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  5. Eccomi, ci sono anch'io!! Mi piace molto questa tua nuova iniziativa, anche perchè mi piace fermarmi a riflettere e farlo con buoni spunti è molto più arricchente.. Io sono una grande sostenitrice del buon dialogo e condivido pienamente i punti che hai citato, anche se non sempre, confesso, riesco a metterli in pratica.. Proprio come diceva Monica più su, viviamo troppo di fretta e a volte la fretta stritola anche le buone intenzioni e la stanchezza mina la pazienza.. Terrò caro questo post. Grazie :)

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  6. Ciao France. Tutto ciò che hai scritto lo condivido e sottoscrivo, ma...non è applicabile in nessun caso, in nessun momento, con nessun tono, neppure creando il silenzio più totale a mia madre: non ascolta, non accoglie, non ricorda..in pratica senefrega! Sob.

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